lunedì 22 febbraio 2010

un commento


Ecco l'opinione di Bruno Firmani, consigliere provinciale del Trentino Alto Adige, sui docenti in lotta per una scuola migliore. Quelle che seguono sono le sue parole a commento dello scritto di Calamandrei sulla scuola pubblica.
Con molta tristezza
Giovanna Giugni

"Ebbene, lo scritto di Calamandrei mi fa pensare a questo. Era un'altra Italia, allora Berta filava. Adesso gli insegnanti sono assai diversi.

Don Milano insegnava tutti i giorni dell'anno, gli insegnanti attuali per 33 settimane, inoltre difendono le posizioni di privilegio acquisite senza ammettere le loro colpe nel degrado della scuola, fanno due mesi di ferie anziche' corsi di recupero per gli studenti, scelgono di insagnare sotto casa privando i loro studenti "veri" (e lontani) del docente titolare.

Povero Calamandrei, se risorgesse adesso avrebbe di che disperarsi!

Cordiali saluti
Consigliere Bruno Firmani
Consiglio della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol
Consiglio della Provincia Autonoma di Trento
Gruppo "Italia dei Valori"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi fa sorridere (e piangere al tempo stesso) leggere l'espressione "difesa dei privilegi" da parte di un esponente di quella classe politica che, se non sbaglio, in un libello di recente uscita è definita "la casta"...Forse Calamandrei si rivolterebbe nella tomba vedendo i politici che ci governano...Saluti a tutti da un docente privilegiato

Alessio ha detto...

A mio avviso gli insegnanti sono l'ultima delle categorie da demonizzare.
In mano a loro sta il futuro dei nostri figli. La loro è una professione dura specie dal momento in cui, vista l'assenza imposta dai ritmi di oggi, hanno dovuto sostituirsi ai genitori.
Firmani l'ho conosciuto ad ingegneria e per Lui come docente nutro una stima illimitata ma non condivido questa sua posizione. Da lui non me lo sarei mai aspettato, da lui pretendo molto, molto di più!!
Su una cosa concordo. L'insegnante deve essere in prima linea nell'aggiornamento, deve saper parlare alle nuove generazioni ed avere sempre nuovi strumenti per appassionarle.
All'insegnante non è permesso sbagliare, troppe volte si incontrano persone che non parlano inglese perchè per cinque anni al liceo hanno continuamente cambiato docente o non ne hanno mai avuto uno realmente bravo!
E qui possiamo e dobbiamo migliorare il sistema e per questo vale la pena protestare.
Gli insegnanti debbono essere sottoposti a "controlli di qualità" ferrei. Insegnare è una vocazione e chi non ce l'ha dovrebbe fare altro.
A chi legge e scrive chiedo di essere meno populista e più pragmatico, meno aprioristico e più mediatore, più sognatore, più innovatore.
Cito Don Milani:
Con la parola alla gente non gli si fa nulla. Sul piano divino ci vuole la grazia e sul piano umano ci vuole l’esempio.
Siate esempio voi studenti, insegnanti e politici ed imparate a dialogare attorno ad un tavolo e non attraverso i giornali o slogan.
Con questi presupposti nessuno dirà mai di no al confronto e la scuola non potrà che migliorare.
Siamo solo nel 2010 e visto che il Mille e non più Mille l'abbiamo passato senza particolari disagi ci sono tutti i presupposti per credere che ci sia ancora tempo!
Buon dialogo a tutti!