4 / 2 / 2010
Comunicato stampa:
Riforma della scuola firmata PD-PdL.
PdL a Roma, per il nazionale.
PD da noi, in Trentino
Stessa negazione del confronto con le componenti della scuola, stessa distruzione, stessi tagli.
Si chiama Partito Democratico, ma dove sta la democrazia, se è stato più volte ribadito che la riforma sarà spiegata agli studenti, ma non saranno coinvolti nelle decisioni?
Dove sta la democrazia, se anche le voci dissidenti all’interno del partito sono state zittite dal Principe Dellai?
Dove sta la democrazia, se in modo autoritario questa riforma viene calata dall’alto?
Le dinamiche che spingono i nostri politici a riformare la scuola, come a devastare l’ambiente, a costruire inceneritori, sono le stesse. Destra, sinistra o centro che sia.
Sono tutti uguali, perché la logica che vorrebbe imporre la riforma scolastica è la stessa; perché i tagli fatti, che mettono a repentaglio non solo il futuro di studenti ma anche di professori precari, sono i medesimi.
È veramente contraddittorio sapere che un partito di centro sinistra che governa la provincia “Autonoma” pratichi politiche o emani delibere simili e in alcuni aspetti peggiori di quelle proposte dal governo italiano di centro destra.
Questi individui ormai non ci rappresentano più. Si sono resi ridicoli davanti a tutti, dimostrando che la differenza tra PD e PDL è molto più piccola di quella L che ne distingue gli acronimi.
Abbiamo deciso infatti di “ristrutturare” gli uffici trentini del PD.
Abbiamo deciso infatti di sostituire con la faccia del premier Berlusconi il volto arrogante del nostro presidente della provincia.
Abbiamo deciso infatti di sostituire con il volto della ministra all’istruzione Gelmini il viso della devastatrice locale della scuola.
Questi cambiamenti abbiamo deciso di incollarli sui muri dell’ufficio, perché siano permanenti, perché nessuno si dimentichi con quanta arroganza sia PD che PDL si muovano devastando l’istruzione pubblica.
La scuola è un bene comune da tutelare, su di essa non devono incombere enormi tagli economici e non deve essere svenduta agli organi privati.
Ormai abbiamo perso ogni fiducia negli organi istituzionali che dovrebbero difendere la scuola, gli insegnanti precari e noi studenti.
Questa riforma va bloccata adesso, vanno ascoltate quelle componenti che la scuola la vivono in prima persona, non gli uffici dei tecnici o dei politici.
PD-PDL la solita arroganza: “bloccate la delibera senza se, senza ma!”
NO ALLA RIFORMA GELMASO !
“dici che sono giovane ho molto da imparare
Ma siamo sotto attacco tutti io mi do da fare […]
Questa è la scuola pubblica la scuola di tutti
La scuola che vogliono distruggere questi farabutti”
Assalti Frontali, Rap di Enea
Coordinamento dei Collettivi Studenteschi
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