domenica 27 aprile 2014

prossima apertura delle graduatorie d'istituto

Attività propedeutiche all'aggiornamento delle graduatorie di istituto della Provincia di Trento

http://www.vivoscuola.it/c/document_library/get_file?uuid=de466041-bfd1-49aa-95f4-10f83479cfbe&groupId=10137

mercoledì 16 aprile 2014

percorso di formazione per docenti consapevoli



Percorso di formazione 
per docenti consapevoli

il primo incontro:




Dott. Aldo Gabbi

IL LAVORO DELL'INSEGNANTE
FRA CONTRATTO 
E PROFILO PROFESSIONALE



Martedì 29 aprile
dalle 17.00 alle 19.00

presso la sede Fenalt, in via Pergher, 16 a Trento

La partecipazione è libera, diffondete l'invito!

martedì 8 aprile 2014

Efficacia, trasparenza, equità e risparmio

Egregio Presidente della Giunta Provinciale,
Egregio Presidente del Consiglio Provinciale,
Egregio Assessore, Gentile Assessore,
Gentile Consigliera, Egregio Consigliere,

Le scriviamo per richiamare brevemente la Sua attenzione sull’emendamento al DDL 16 che nei giorni scorsi abbiamo sottoposto ai Gruppi Consiliari e che ci risulta essere stato accolto e presentato alla discussione.

Si tratta di una proposta tecnica, a costo zero, che abbiamo concepito come migliorativa del testo originale, già di per sé meritoriamente orientato ad affrontare i problemi della continuità didattica e del precariato. Due problemi evidentemente intrecciati tra loro e costituenti un nodo centrale del sistema scolastico trentino.

Efficacia, trasparenza, equità e risparmio sono i criteri che la ispirano.

Il perno della nostra proposta è la sostituzione delle attuali graduatorie provinciali con una nuova graduatoria unica ad esaurimento, nella quale confluirebbero tutti i docenti non ancora di ruolo, abilitati e non abilitati.

La nuova graduatoria unica rimarrebbe articolata per classi di concorso, ma vedrebbe scomparire le “fasce” che caratterizzano le graduatorie oggi utilizzate

I criteri per la formazione della nuova graduatoria unica dovranno essere oggetto di specifiche valutazioni dei soggetti preposti e infine fissati con apposito regolamento, con l'obiettivo di salvaguardare equamente i diritti maturati da tutti i lavoratori coinvolti.

Si tratterebbe di definire una nuova tabella di assegnazione del punteggio, che tenga conto dei titoli, del servizio (valutato in misura maggiore se prestato in possesso dell'abilitazione) e della continuità territoriale.

La nuova graduatoria unica consentirebbe di semplificare e rendere trasparente l’attuale sistema, caotico risultato dall’irrazionale accatastarsi, negli ultimi anni, di diverse e spesso contraddittorie modalità di reclutamento e formazione dei docenti.

Essa consentirebbe in questo modo di risolvere, una volta per tutte, l’infinito contenzioso, che tante risorse pubbliche e private continua, purtroppo, ad assorbire.

La nuova graduatoria unica consentirebbe innanzitutto una più rapida, efficace e trasparente assegnazione degli incarichi a tempo determinato, annuali e temporanei, grazie anche alla reintroduzione della seconda convocazione (nei primi giorni di settembre): in questo modo, ai Dirigenti Scolastici rimarrebbe soltanto l’onere di reclutare i docenti per le supplenze brevi, durante il corso dell’anno scolastico.

Fatto salvo il requisito dell’abilitazione, la nuova graduatoria unica diverrebbe anche il riferimento per le procedure di assunzione a tempo indeterminato.

All'esaurimento delle graduatorie di ogni singola classe di concorso, l'Amministrazione provvederà ad avviare regolari procedure concorsuali.

Altre modifiche minori agli articoli del DDL completano e integrano questa proposta.

Mettendoci a Vostra completa disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, Ringraziamo sentitamente per l’attenzione che ci avete voluto accordare e ribadendo il nostro unico interesse per il miglioramento della qualità del sistema scolastico trentino, porgiamo i nostri più distinti saluti.


Maurizio Valentinotti
Segretario Generale Fenalt


Nicola Zuin e Alessandro Genovese
Portavoce degli Stati Generali della Scuola Trentina - Fenalt

domenica 6 aprile 2014

Lavoriamo insieme per una scuola migliore: I cinque punti della proposta di SGST


1. Costruiamo un dialogo efficace

  • Serve superare lo scontro di interessi particolari e l’arroccamento corporativo per costruire insieme la scuola trentina, condividendo esperienze, strumenti e competenze.
  • L’imposizione delle riforme (come è stato finora) suscita soltanto rifiuto e resistenza o peggio passiva rassegnazione: 
  • la qualità si può produrre soltanto con la cooperazione e la condivisione di obiettivi e strumenti.


La proposta:

il futuro della scuola trentina deve poter essere costruito su un tavolo in cui le rappresentanze istituzionali (amministrazione, OO.SS. riconosciute e consulte dei genitori e degli studenti) incontrino le reali soggettività che animano la scuola: insegnanti, studenti, famiglie, società, libere organizzazioni... devono potersi confrontare e contribuire all’individuazione e soluzione dei problemi, nonché a disegnare e realizzare la scuola di cui la nostra Provincia ha bisogno



2. Risolviamo definitivamente il problema del precariato


  • Gli insegnanti precari che lavorano nelle scuole della nostra provincia sono più di un quarto del totale. Quegli insegnanti servono e sono essenziali! 
  • Il precariato è un costo insostenibile: per gli insegnanti, per l’amministrazione, per il sistema scolastico 
  • Il sistema di gestione delle graduatorie e delle supplenze è un girone dantesco 
  • La stabilizzazione dei precari non può essere merce di scambio o oggetto di ricatto: è un diritto peraltro sancito dalla normativa europea ed è il miglior modo di apportare qualità al sistema scolastico. 
  • la stabilizzazione dei precari non costa nulla. nemmeno un euro 

La proposta:
1. semplificazione del sistema delle graduatorie con la creazione per ogni classe di concorso di una graduatoria unica, equa rispetto ai diritti maturati e destinata ad esaurirsi definitivamente.


La graduatoria assorbirà tutti i docenti non ancora di ruolo, (abilitati e non), e prevede un nuovo sistema di attribuzione del punteggio che tenga conto del servizio (maggiorato se svolto con abilitazione), della formazione (titoli veri, non corsi Forcom), della continuità territoriale (tre punti all’anno, a partire dal terzo).

Questa graduatoria serve sia per le assunzioni in ruolo che per le supplenze annuali e temporanee, che vengono assegnate tutte in dipartimento in due convocazioni (fine agosto e inizio settembre), lasciando agli istituti solo le supplenze brevi

Solo una volta esaurita, la graduatoria unica sarà sostituita da regolare sistema concorsuale.

Fino a quel momento è sospesa ogni procedura abilitante.


2. avvio immediato di un piano triennale di assunzione su tutti i posti disponibili sull’organico di fatto:

  • la copertura dell’organico di fatto con contratti a tempo indeterminato produce qualità del sistema (continuità) e NON rappresenta un costo (gli stipendi sono identici) e anzi riduce i costi di gestione. 




3. Rompiamo il tabù della valutazione dei docenti

  • avviamo un dialogo aperto sulla valutazione dei docenti, coinvolgendo innanzitutto i docenti e gli studenti

La proposta:

  • immaginiamo forme incentivanti e premianti, non censorie o punitive che mirino all’incremento della qualità del sistema educativo 
  • troviamo forme che garantiscano i docenti e gli studenti da meccanismi clientelari 
  • inseriamo la valutazione dei docenti in un sistema articolato di valutazione di sistema 


4. Definiamo le forme della prestazione dei docenti

La proposta
  • introduciamo a scuola l’uso del cartellino 
  • misuriamo e regoliamo definitivamente il tempo di lavoro dei docenti, con una chiara suddivisione del tempo per la didattica in classe, la preparazione delle lezioni e la correzione delle verifiche, l’aggiornamento, le altre attività della funzione docente, le attività di programmazione, le attività di recupero e approfondimento ecc. 
  • dotiamo le scuole di strutture e attrezzature che permettano il lavoro pomeridiano dei docenti e che trasformino i palazzi in luoghi vivi di lavoro, studio e ricerca per tutta la comunità scolastica 

5. Guardiamo in prospettiva la scuola trentina

Che scuola vogliamo fare?
  • la scuola delle 3i, la scuola delle competenze, oggi la scuola del trilinguismo e del Clil... forse sono buone idee, ma rischiano di essere concetti e formule astratte, calate dall’alto sulla base di mode culturali o di modelli ideologici.
Per evitare quindi inefficaci, costosi e dannosi esperimenti:
  • Abbandoniamo la logica della “vetrina” in cui vendere simulacri di modernità
  • istituiamo tavoli di lavoro ampi e aperti 
  • condividiamo proposte, dubbi e alternative 
  • valutiamo le risorse disponibili e investiamole nel modo migliore.