lunedì 30 marzo 2015

...senza oneri per lo stato



COMUNICATO nr. 732 del 30/03/15 12.50


ISTRUZIONE SCOLASTICA PARITARIA: LE RISORSE FINANZIARIE PER IL 2015



Ripartite dalla Giunta provinciale, su proposta del presidente, le risorse finanziarie a favore dell'istruzione scolastica paritaria per l'esercizio 2015. Nel complesso le risorse sono rimaste immutate rispetto allo scorso anno e comunque adeguate alle necessità. 
In totale le risorse ammontano a circa 11.300.000 euro. 
3.500 gli studenti interessati.

"ma non si doveva disturbare, Presidente"

"E' solo un pensierino, Monsignore"





venerdì 27 marzo 2015

Caro ministro

Egregio Ministro Poletti,
ebbene sì lo devo e lo voglio ammettere. Mi sono laureato, ho preso due abilitazioni a numero chiuso, ho fatto un concorso nazionale e sono precario da 13 anni (assunto il primo di settembre e licenziato il 30 giugno) non tanto perché volevo far l’insegnante, ma per godermi tre mesi di vacanze estive, oltre ovviamente a quelle natalizie, pasquali, di carnevale e ai ponti dei santi, dell’immacolata, del 25 aprile, del primo maggio e del 2 giugno. Peccato non si stia a casa anche il giorno della festa della mamma, del papà, della donna e magari dei nonni.
Egregio ministro Poletti,
ebbene sì lo devo e lo voglio ammettere, la volgarità e la disonestà intellettuale che caratterizza lei e tutto il governo Renzi è squallida e imbarazzante, sintomo di un paese sempre più allo sbando, retto da personaggi di piccolo cabotaggio, corrotti, prepotenti e mediocri.
Probabilmente signor Ministro lei è troppo impegnato in cene e feste con importanti esponenti di Mafia Capitale per conoscere la professione dei docenti e la realtà in cui vivono gli studenti italiani; altrimenti saprebbe che il numero di giorni di scuola in Italia è pari a quello dei principali stati europei (Germania, Francia, Spagna. ..).
Le vacanze sono solo distribuite in modo diverso.
Se conoscesse le condizioni in cui versano gli edifici scolastici italiani e l’ubicazione geografica del Paese che governa, saprebbe, inoltre, che andare a scuola a luglio e agosto nella maggior parte delle città (Napoli, Bari, Palermo, Roma, Sassari, Milano) sarebbe impossibile.
Infine, signor Ministro, le ricordo che ormai anche il mio macellaio di fiducia (purtroppo sono carnivoro) non pensa che un insegnante faccia tre mesi di vacanza. Tra esami di stato, esami di riparazione, riunioni e programmazione le ferie dei docenti (trenta giorni più le domeniche) si concentrano per lo più da metà luglio al 31 agosto.
Comunque Egregio Ministro e Esimio Premier, fate bene ad umiliare costantemente noi insegnanti. Ce lo meritiamo. Negli ultimi decenni abbiamo accettato tutto supinamente: blocco salariale, classi pollaio, precarietà, aumento dell’orario di lavoro, edifici insicuri, cattedre spezzatino e concorsi truffa.
Ed ora, sprezzanti ma con il sorriso sulle labbra, state realizzando la privatizzazione della scuola e la sua trasformazione in un’azienda senza che il corpo docente italiano dia un sussulto di vitalità. Tra chi aspetta la pensione e chi pensa che un salario fisso anche se basso è meglio che niente, tra chi è stanco di lottare e chi si considera intellettuale, tra chi “tanto mio marito è un dirigente o libero professionista” e chi è solo e disperato, tra chi “o si blocca il paese per settimane o uno sciopero non serve a nulla” e chi ” ora servirebbe la rivoluzione”, gli insegnanti stanno assistendo inerti e rassegnati alla lenta morte della scuola pubblica, democratica e costituzionale.
Il nostro silenzio è complice. E non basta più (se mai è servito a qualcosa) sfogarsi solo sui social network.
Per chi non si vuole arrendere non vi è altra strada che la lotta, per la nostra dignità e per il futuro dei nostri figli e dei nostri studenti.
Una terza via non ci è data.


Matteo Saudino, docente di storia e filosofia a Torino.
Libero pensatore e cittadino del mondo.
(da https://www.facebook.com/pages/Matteo-Saudino/1400008323610329?fref=nf)

lunedì 16 marzo 2015

Marco è sempre con noi.

Il 21 marzo sarebbe stato il compleanno di Marco. 

Proprio sabato 21, alle ore 10, al Pilati di Cles ci sarà una piccola commemorazione, durante la quale verrà affissa una targa sul laboratorio di informatica per ricordare il nostro amico.

Lunedì 23 (non sappiamo ancora a che ora), presso il Tambosi, verrà collocata un'altra targa e, soprattutto, verrà piantato il ciliegio.
Saranno presenti anche i signori Iacomino. 
Chiunque voglia partecipare, è il benvenuto.

Intanto, Lorenzo e Patrizia ci informano che Seewigaa ci ha mandato queste immagini dei ragazzi ospitati dal progetto di Bahn Ruam Jai che la famiglia e gli amici di Marco hanno contribuito ad aiutare con le loro offerte. 


















giovedì 12 marzo 2015

Dai voce alla scuola reale

SGST: da cinque anni, 
insegnanti in prima linea.

Adesso dipende anche da te:
Se pensi che la scuola trentina abbia bisogno 
di una voce consapevole, libera  e critica 
iscriviti a SGST-Fenalt

Cara/o collega,

come forse saprai, alla fine di quest’anno la Provincia Autonoma di Trento calcolerà le quote di rappresentatività delle Organizzazioni sindacali: se SGST-Fenalt avrà un sufficiente numero di iscritti, potrà finalmente partecipare alle trattative, per rivendicare i diritti e la dignità degli insegnanti trentini e per contribuire a costruire una scuola migliore.

Pensaci bene! da anni la politica scolastica in Trentino è decisa con modalità sempre più autoritarie da una classe politica che non conosce le dinamiche, le esigenze, le potenzialità della scuola e che agisce soltanto in funzione del risparmio economico e delle mode pedagogiche e ideologiche (pensa solo al trilinguismo o alle competenze).

E d'altra parte, i sindacati confederali non hanno saputo - o non hanno voluto? - difendere l'autonomia e le risorse della scuola (pensa ai continui tagli e alle politiche di risparmio) né i diritti e la dignità degli insegnanti (pensa al dramma del precariato, alle 70 ore di recupero alle superiori, o all'ultimo accordo sulle 120 ore).

Ora abbiamo l'occasione di fare sentire direttamente la voce della scuola, attraverso un sindacato libero dalle logiche politiche, costituito e animato solo da insegnanti, appassionati del loro lavoro e decisi a difendere la scuola con le unghie:

E' UN'OCCASIONE STORICA,
NON PERDIAMOLA.

Iscrivendoti agli Stati Generali della Scuola Trentina darai un contributo concreto allo sforzo di tanti colleghi per costruire una scuola migliore.

Il piccolo costo che sosterrai (chiediamo la quota sindacale più bassa tra tutte le organizzazioni sindacali in provincia) sarà compensata quasi interamente dai servizi che SGST-Fenalt ti offre in forma perlopiù gratuita: assistenza fiscale, assistenza legale, assicurazione per colpa grave, consulenza, formazione.

Basta scaricare QUI il modulo, compilarlo in ogni sua parte, e spedirlo via fax allo 0461/822430 oppure consegnarlo nella nostra sede di via Pergher, 16 a Trento.

Se hai bisogno di qualsiasi ulteriore informazione chiamaci pure allo 0461/402141 o al 340 3085499.

Non tirarti indietro: dipende anche da te!