martedì 16 marzo 2010

La nuova fase degli Stati Generali della scuola trentina

Nel corso dell'ultima assemblea degli Stati Generali della Scuola Trentina del 12 marzo u.s., è emersa la precisa volontà di inaugurare una nuova fase, che risponda in modo efficace alla necessità di proporsi come interlocutori credibili e autorevoli in tema di scuola nei confronti dell'amministrazione, della politica, delle rappresentanze sindacali e più in generale della società.

L'elezione di un coordinamento e la nomina dei delegati nelle varie scuole della Provincia hanno costituito il primo passo concreto verso la creazione di una struttura stabile e riconoscibile, che sappia mantenere l'originaria vocazione democratica attraverso la partecipazione dal basso di tutte le componenti della scuola reale, ma che nello stesso tempo possa assicurare la necessaria operatività e legittimi l'attività organizzativa e comunicativa del movimento.

Fondamentale, in questo senso, è la rivendicazione della assoluta autonomia degli Stati Generali della Scuola Trentina da partiti e sindacati: l'auspicato dialogo con questi soggetti e l'apertura alla collaborazione, sia delle organizzazioni, sia dei loro iscritti, non inficia e anzi rinforza l'indipendenza di giudizio e di iniziativa degli Stati Generali, che non si pongono peraltro in alternativa o in concorrenza alle tradizionali rappresentanze, bensì come realtà diversa e ulteriore rispetto ad esse, come uno spazio di confronto orizzontale, aperto e non mediato.

La determinazione a continuare il percorso intrapreso all'inizio del 2010, risponde infatti alla necessità di colmare il pericoloso vuoto di riflessione, discussione e partecipazione che caratterizza da troppo tempo il mondo della scuola e che la recente fase riformatrice ha soltanto messo in evidenza. In questo panorama, gli Stati Generali ritengono di avere un ruolo preciso, che non si può considerare esaurito nella contestazione alla riforma e nella ricerca di un dialogo contingente, ma che, al contrario, si rende tanto più necessario e urgente proprio ora che la politica, provinciale e nazionale, sta per completare il riassetto normativo della scuola superiore.

La riforma che si sta definendo in questi giorni entrerà in vigore a partire dal prossimo anno scolastico: c'è bisogno di monitorare quante delle promesse fatte saranno mantenute o quanto invece si riveleranno fondati i timori emersi in questi mesi tra docenti, studenti e famiglie. Ci sarà bisogno di capire come sfruttare le novità introdotte dalla riforma per migliorare concretamente l'offerta formativa, la professionalità dei docenti e la capacità della scuola di rispondere alle esigenze degli studenti, della società e del mondo del lavoro. Rimarrà, soprattutto, lo spazio per pensare e proporre ulteriori innovazioni e adeguamenti, per costruire in prospettiva una scuola che si ponga coerentemente gli obiettivi di apertura e modernità che necessariamente le competono in una democrazia avanzata come la nostra pretende di essere.


Gli Stati Generali della Scuola Trentina
Trento, 15 marzo 2010 


Nessun commento: