domenica 21 marzo 2010

Io sceglierò le ORE DA 60 Minuti!


Nel tentativo di far stare assieme posizioni differenti tra loro, al termine del comunicato-stampa, si opta in ogni caso per una delle due opzioni (che,nel frattempo sono diventate tre!). La questione è TUTTA da rivedere e riformulare, in maniera documentata, non ideologica e pragmatica.
Alcuni elementi di chiarificazione:
1)Tra il "modello Gelmini" e quello "Dalmaso" io scelgo ,senza alcun dubbio,quello gelminiano ritenendolo il male minore. 
2)Passando dall'astratto al concreto si tratta,con onestà intellettuale,di valutare COME il modello nazionale venga recepito in questa disgraziata provincia. 
3)E' realmente possibile, per i collegi docenti,"deliberare di non deliberare"? (come pare che fonti sindacali consiglino...).
4)Qualora ciò fosse possibile si eviterebbe una lacerante "guerra tra poveri" e si darebbe,alla Dalmaso e alla sua coalizione, UNA RISPOSTA POLITICA!
5)la mia volontà è di dare una risposta a questa specie di sindacati (cisl e cgil in particolare...) e al pessimo mondo politico e gerontocratico che sta alla spalle della DEFORMA-Dalmaso.
6)Vorrei fosse chiaro che, per me, NESSUN ACCORDO è POSSIBILE, sulle basi attuali, con PAT e sigle sindacali aderenti alla Deforma.
7)Ciò è dovuto al fatto che, mentre la "proposta romana" ha il preciso scopo di fare cassa con conseguente macelleria sociale e spendere meno per la scuola (ricordiamoci che il prossimo anno arriva la terza tranche di licenziamenti a firma Tremorti-Gelmini inscritti nella Finanziaria 2009) la Deforma-Dalmaso non viene da un contingente fine liberista e populista ma dalla  precisa volontà di attaccare L'AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE! creando un monolite trentocentrico.
8) Il mostro NON HA ASPETTI POSITIVI! Non garantisce nulla a livello occupazionale per il semplice motivo che, togliendo gli IPC, RESTRINGE l'area della scolarità pubblica e espande lo spazio di istruzione paritaria e formazione privata.
9)La Tremorti-Gelmini TOGLIE e lascia il vuoto perchè vede il "PUBBLICO" come spazio nemico, non controllabile, antagonista, foriero di spreco e ostacolo (in particolare per quanto concerne a sanità e scuola) a iniziative private (LIBERISMO mal digerito...) la Deforma-Dalmaso, attraverso l'emendamento DE TORRE, conferma la precisa volontà di SOSTITUIRE la SCUOLA PUBBLICA con un'altra scuola, di tendenza cattolica, fintamente solidaristica e fortemente trentocentrica, capace di assecondare le voraci bramosie clientelari che fanno da corollario anche all'assunzione delle competenze sull'università. E' un disegno "Orwelliano" tutto POLITICO! La SOLUZIONE FINALE prevede l'estensione unilaterale di una sorta di PAT-MIUR, "geneticamente modificato",  ipertrofico e al cubo da applicare a TUTTE LE SCUOLE trentine creando una situazione inedita nel panorama scolastico italiano: un rapporto private-pubbliche capace di lievitare da 27-28% a 72-73% (anomalo...ma ancora non troppo indecente...ad un rapporto inquietante di 40% a 60% decisamente inquietante perchè totalmente eterodiretto!
10) Mi vogliono spiegare ora i sostenitori dei 50 minuti come sarebbe concretamente possibile difendere precariato e sovrannumerari in uno scenario del genere? A regime, Senza IPC, perdiamo tra il 10 e il 12% dell'utenza a vantaggio di F.P.A regime...c'è l'obbligo a 15 anni e non più a 16. A regime il Mostro Deforma-Dalmaso rafforza le private ed incoraggia l'abbandono scolastico.L'obiettivo di un contenimento della spesa e di un ciclo chiuso che va dalla Federazione scuole dell'infanzia(In Trentino già maggioritarie rispetto al settore pubblico...) sino all'università è possibile!Bisogna attentamente valutare l'ipotesi di una "terza soluzione" (nè 50 nè 60) se svela la volontà della Provincia di sostituirsi ai "motivi di causa esterna" e consente un reale mantenimento della AUTONOMIA SCOLASTICA. Ma la clava da agitare, per nulla metaforicamente!!!!!,sono solo le ore da 60! Perchè? Perchè se mi tagliano 1a ora da 50 minuti su 3 e scendo a 2 da 60 passo da 150 a 120! Perchè è un NO deciso ad un RICATTO! Non condivisibile nè nel merito nè tantomeno nel metodo. Perchè l'unica e l'ultima volta che avremo diritto di dire qualcosa relativamente al NOSTRO FUTURO concreto di lavoro e di qualità del lavoro ci sarà offerta nei collegi docenti da una provincia che quello spazio,se potesse,ci avrebbe già tolto e da sigle sindacali che non ci rappresentano! (Andate a vedere il sito nazionale della cisl,settore f.p. e capirete tante cose...). Se ci sarà spazio di manovra lo useremo. Se ci chiederanno di scegliere tra un recupero frontale, con gli studenti, in classe, che non ci impone 110 ore, conserva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e non ci obbliga a rendere all'amm.ne, in totale, quasi 6 ore la settimana... Io non ho dubbi circa la scelta che farò: sceglierò le ORE DA 60 Minuti! Non voglio diventare un servo della gleba: voglio rimanere libero di scegliere! Se otterremo qualcosa sarà agitando la clava non certo mostrandoci disponibili a farci scippare,una volta per tutte e definitivamente, autonomia scolastica e capacità di optare. La Deforma-Dalmaso infine ci staccherebbe, in maniera definitiva, dal quadro scolastico nazionale: un ulteriore elemento di debolezza fatto passare, con una disonestà intellettuale rivoltante, da cisl e cgil, come un "arricchimento dell'offerta formativa": come un'opportunità.
 Alfredo  

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