Il corpo docenti del Liceo Russell di Cles
ritiene che la logica delle attuali scelte politiche del Governo nazionale e
provinciale, con cui si pretende di favorire la crescita del paese contenendo
le spese nel settore che maggiormente contribuisce alla crescita e alla
formazione degli individui, sia miope e sbagliata.
Constata che la figura professionale dei
docenti, ancora una volta, viene mortificata e svilita. Essi vengono
considerati spesso non in base alle loro specifiche competenze ma in funzione
delle esigenze economiche di risparmio, ignorando del tutto i bisogni concreti
della scuola, di chi la frequenta e di chi vi opera.
Esprime il proprio dissenso nei confronti
di una scuola in cui domina l’ansia di misurare con parametri esclusivamente
quantitativi e di tipo aziendale il lavoro dell’insegnante, determinando un
abbassamento del livello qualitativo e la conseguente dequalificazione
dell’insegnamento e dell'apprendimento.
Desidera ricordare che un docente della Scuola Pubblica
Italiana, oltre alle 18 ore di lezione frontale, impegna il suo tempo in:
-
preparazione delle lezioni;
-
elaborazione e correzione di verifiche;
- preparazione di
sportelli, corsi di recupero e potenziamenti;
-
Collegi docenti;
-
Consigli di classe;
-
riunioni di
Dipartimento;
-
colloqui con i
genitori;
-
colloqui e/o
indicazioni personalizzate agli studenti sul lavoro da svolgere (revisione di
tesine, indicazioni per il recupero delle insufficienze e delle carenze…);
-
visione, studio e
realizzazione di progetti;
-
aggiornamenti legati
allo svolgimento della funzione docente;
-
redazione di
programmazioni preventive e consuntive, verbali, modulistica di varia natura
(per uscite didattiche, viaggi di istruzione, richieste di permessi e consenso
dei genitori, segnalazioni alle famiglie di problematiche particolari, ecc.);
Il docente, inoltre, ha
bisogno di ore di studio per autoaggiornamento, motivo per cui spesso gli
insegnanti acquistano, a proprie spese, i materiali di aggiornamento (libri) e
di lavoro (strumenti informatici).
I firmatari concordano con i colleghi di altre scuole
provinciali e nazionali nell'esprimere la netta contrarietà ai seguenti
provvedimenti all’ordine del giorno dell’agenda politica:
·
Il D.D.L. L.953 ex Aprea: progetto di
riforma sostanziale degli organi collegiali che restringe gli spazi di
democrazia avviando all’autonomia statutaria di ciascuna scuola. Questa
prospettiva mette in discussione il sistema nazionale pubblico dell’istruzione
aumentando l’influenza di soggetti esterni che, in ragione della loro capacità
di finanziamento esterno, influenzeranno pesantemente il Piano dell’Offerta
Formativa;
·
Il Decreto di Stabilità che si propone
tagli economici ingenti ed immediati, anche se non specifica come, dato che il
consistente aumento unilaterale delle ore di lezione frontale degli insegnanti
della scuola secondaria di primo e secondo grado (da 18 a 24 ore) sembra
momentaneamente accantonato;
·
L’art.13 del D.D.L. 95 del 06/07/2012,
convertito in legge n. 135 del 07/08/2012, che prevede il declassamento dei
docenti inidonei facendo ricadere in misura iniqua il peso della crisi sulla
categoria più debole (malati gravi e loro familiari);
·
La recente rottura del tavolo di
trattativa tra Miur e Organizzazioni Sindacali ha ulteriormente congelato il
pagamento degli scatti di anzianità. Se questo può essere compreso in una
contingenza di grave difficoltà come quella che stiamo vivendo, non può essere
in nessun modo accettato nel momento in cui si preveda contestualmente lo stanziamento
di più di 200 milioni di euro per il comparto della scuola privata.
Collegialmente i firmatari si impegnano a:
1.
esplicitare in modo
chiaro ai genitori, tramite uno striscione da appendere nelle sedi in cui si
svolgono le udienze, le attività svolte dagli insegnanti che rientrano nella
funzione docente;
2. inviare il presente documento al
Consiglio dell’Istituzione e alle altre componenti della scuola;
3. esimersi dallo svolgere incarichi non
obbligatori;
4.
articolare il proprio intervento in classe
in forma di didattica essenziale (scarna e sintetica presentazione degli
argomenti, astenendosi da qualsiasi approfondimento e contributo personale) per
almeno un'ora, nella settimana dal 26/11 al 1/12, in ciascuna delle classi in
cui opera, dopo aver opportunamente esplicitato agli studenti le motivazioni
dell'iniziativa.
2 commenti:
Sono un insegnante di un Istituto Tecnico della piccola provincia di Gorizia. Solidarizzo con voi anche perché i miei colleghi non stanno facendo assolutamente nulla per protestare, forse succubi della volontà del Dirigente Scolastico (ex Preside!). Per rivendicare le mie ragioni sto scrivendo nel mio blog maurogardenal.blogspot.it ed anch'io ho elencato, spero in maniera esaustiva, tutte le attività extra degli insegnanti.
Cordiali saluti a tutti,
Mauro Gardenal
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