LUNEDì 8 GIUGNO
studenti, insegnanti, ATA e cittadini
ALLE 18.00:
CRITICAL MASS IN BICICLETTA DA PIAZZA VENEZIA
E ALLE 19.00
TUTTI IN PIAZZA DUOMO
PER UN FLASH-MOB
Come abbiamo fatto il 5 maggio,
mostriamoci uniti e compatti
per una riforma intelligente e condivisa,
contro la buonascuola e il Triliguismo:
UNA SCUOLA MIGLIORE
E' POSSIBILE!
La buonascuola di Renzi procede per la sua strada, il DDL di Renzi e Giannini arriva al Senato in questi giorni e per noi questa potrebbe essere l'ultima occasione per fermarlo.
La buonascuola è una riforma pessima, che, tra le altre cose,
altera gli equilibri interni delle Istituzioni scolastiche, togliendo competenze agli organi collegiali, attribuendo ai presidi enormi poteri e relegando i docenti in una posizione di totale sudditanza: di fatto limitando la libertà di insegnamento,
offre ulteriori regalie alle scuole paritarie e privatizza la scuola pubblica, aprendo ai privati ampi margini di controllo della didattica e creando le condizioni per una differenziazione sempre maggiore tra le scuole dei ricchi e quelle dei poveri,
esclude dal piano delle stabilizzazioni migliaia di docenti precari che, dopo anni di servizio, saranno e espulsi dal sistema e costretti ad aspettare un prossimo eventuale concorso,
attribuisce al Governo ampissime deleghe a legiferare per decreto su un gran numero di materie (dalla didattica al contratto, alla gestione delle risorse)
impone alla scuola pubblica italiana, dietro la maschera della retorica del merito, un'ideologia aziendalista e economicista.
In Trentino, inoltre, questa riforma mescolerebbe i suoi malefici effetti al pasticcio del Trilinguismo voluto dal Presidente Rossi: un piano improvvisato e malpensato, che sta già mettendo in gravi difficoltà studenti, docenti, dirigenti e famiglie che ne contestano da mesi il merito e il metodo.
L'Assemblea Generale della Scuola Trentina del 27 maggio scorso ha valutato che la proposta dello sciopero degli scrutini (un'ora nei primi due giorni di convocazione) sia un'arma spuntata, che produrrebbe gravi danni al buon funzionamento delle nostre scuole, senza mostrare la reale entità del dissenso verso questa riforma.
La nostra opposizione a questa riforma e la nostra volontà di cambiare per costruire insieme una scuola migliore, può esprimersi in modo più efficace, attraversando le vie della città.
TUTTI IN PIAZZA:
FACCIAMOCI SENTIRE!
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