sabato 8 dicembre 2012

parliamo di scuola

Al Galilei gli studenti vogliono saperne di più dei tagli, della protesta e delle alternative.


«Salvate scuola e cultura»

Oggi (ieri per chi legge, ndr), durante l'assemblea di istituto del «Galilei», si è tenuta una conferenza - dibattito su alcuni dei temi più «caldi» degli ultimi mesi: tagli ai finanziamenti per la scuola, proteste da parte di professori, sindacati e studenti e le loro ripercussioni sulla qualità dell'istruzione. Allo scopo di capire meglio la situazione e di raggiungere un confronto con sigle sindacali e con politici, spesso troppo distanti dall'effettivo ambiente scolastico e dalle richieste dei giovani, gli studenti del Liceo hanno ritenuto opportuno invitare alcuni rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Gloria Bertoldi, Antonietta Pellegrino e Pietro Di Fiore, un rappresentante del Consiglio provinciale, il professor Bruno Firmani e anche due insegnanti rispettivamente del «Galilei» e del «Da Vinci», Nicola Zuin e Massimo Pellegrini.
L'incontro ha suscitato grande interesse da parte di studenti e professori, i quali, giustamente, non solo in questa occasione hanno manifestato il loro dissenso nei confronti di quei provvedimenti che sembrano penalizzare troppo spesso la scuola e tutto l'apparato che vi gira intorno. Uno degli argomenti maggiormente discussi è stato quello riguardante i tagli recentemente decisi dalla giunta provinciale, rappresentata nell'assemblea dal professor Firmani, il quale, con alcune sue dichiarazioni riguardanti la priorità della ricerca universitaria sulla didattica prettamente «scolastica», ha sollevato diverse reazioni, volte a ribadire l'importanza dell'istruzione intesa come investimento per un futuro migliore.
Gli studenti hanno posto vari interrogativi e anche lanciato qualche provocazione ai diversi ospiti, chiedendo inoltre delucidazioni su quanto riguarda il rifiuto, da parte di numerosi professori, di accompagnare gli studenti nei viaggi di istruzione e di comunicare i voti di metà quadrimestre ai genitori tramite la cosiddetta «lettera a casa», in segno di protesta.
Si è parlato di scuola-azienda, di scuola - fabbrica (di cultura, di menti, di risorse economiche), di sogni e di crisi, di futuro. Ciò che traspare dall'assemblea di oggi (ieri per chi legge, ndr) è una generale insoddisfazione nei confronti dei provvedimenti degli ultimi mesi e una voglia di mobilitarsi, di far valere la cultura, che troppo spesso viene relegata in seconda fila.
La possibilità di avere un vero e proprio dialogo con chi contribuisce alla formazione del futuro dei giovani senz'altro non è da sottovalutare, in una società in cui spesso vi sono troppe barriere. Proprio per questo l'incontro di oggi ha anche un valore simbolico: la mancanza di collaborazione fra chi dall'alto decide la sorte dell'istruzione e chi vive sulla propria pelle le conseguenze dei provvedimenti presi dagli altri è inaccettabile, per questo è importante che ci si venga incontro e che si trovi insieme un modo per garantire un futuro migliore ai giovani e alla società. Tagliare sull'istruzione produce una crisi ben diversa da quella finanziaria ed economica di questi anni ma anche strettamente connessa a questa: la crisi della cultura. Cosa ne sarà dell'Italia e del Trentino se non si comincia fin da ora a riconoscere l'importanza e l'imprescindibilità di una scuola che non solo funziona, ma alla quale è garantita la possibilità di crescere e di indirizzare gli studenti verso un futuro migliore?

* L'autrice è una studentessa del liceo scientifico Galileo Galilei


http://www.ladige.it/articoli/2012/12/06/salvate-scuola-cultura

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