giovedì 19 aprile 2012

sensibilità... diverse

A giudicare dalla reazione di Cgil e Cisl, pare proprio che abbiamo toccato un nervo sensibile. 


In ogni caso, ci teniamo a precisare che nell'intervista citata e pubblicata su l'Adige  del 18 aprile, Alessandro Genovese non ha espresso un parere personale, ma - in quanto "portavoce degli Stati Generali", ha voluto dare pubblica voce a ciò che la stragrande maggioranza degli insegnanti (molti dei quali iscritti al sindacato) manifesta da tempo, in occasioni pubbliche e private: la sensazione di non sentirsi più rappresentati dalle sigle sindacali in questione, e l’amarezza nel constatare la loro sordità, miopia e lontananza dal mondo della “scuola reale”. 
Forse Cgil e Cisl, anziché offendersi, dovrebbero avere l’umiltà di ritornare nelle scuole, parlare con gli insegnanti (a partire dai propri iscritti) e verificare “sul campo” quanto profonda sia la distanza che li separa dalle esigenze concrete e quotidiane di chi lavora ogni giorno nella scuola trentina, e quanto forte sia il malcontento verso le politiche adottate dall’assessore Marta Dalmaso e dalla Giunta Provinciale. 
Abbiamo detto e ribadiamo che non ci piace l'eccessiva acquiescenza e arrendevolezza che Cgil e Cisl hanno spesso dimostrato nei confronti del governo provinciale in materia di politiche scolastiche. Gli esempi da citare sarebbero molti, ma ne basti qui uno soltanto: la proposta – avanzata in sede di trattativa sindacale – da parte di Cgil e Cisl di aumentare da 70 a 100 le ore di “recupero” a carico dei docenti delle scuole superiori, a seguito della cosiddetta “iniziativa innovativa” che ha imposto unità didattiche di 50 minuti; una proposta “più realista del re”, che fortunatamente non si è poi concretizzata, ma che aveva trovato l’opposizione netta da parte dell’intero corpo docente.
Infine, ci piacerebbe chiedere a Cgil e Cisl: quali sarebbero queste “affinità politiche” che gli Stati Generali “si guardano bene dal dichiarare apertamente”? 
Tutti sanno che degli Stati Generali fanno parte docenti dei più diversi orientamenti politici e iscritti a tutti i sindacati operanti in provincia, ma gli Stati Generali hanno sempre agito, e - se ne può star certi - continueranno ad agire, liberamente e autonomamente, senza alcun condizionamento e perseguendo l'unico obiettivo di difendere i diritti degli insegnanti di ogni ordine e grado, offrendo il proprio contributo per una scuola migliore. Il resto sono soltanto illazioni e allusioni, che gli Stati Generali respingono come totalmente prive di fondamento.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ganz genau

Mattia ha detto...

Tipica reazione di chi deve negare l'evidenza. Buon segno.

Anonimo ha detto...

Leggendo l'articolo non fanno altro che confermare quello che crediamo e cioè che CGIL e CISL sono pienamente d'accordo con l'assesore Dalmaso....