martedì 3 aprile 2012

bozza

a questo link trovate la bozza delle

Nuove procedure per il reclutamento 
del personale insegnante della scuola 

che ieri l'Assessore ha presentato alla maggioranza e che domani presenterà ai sindacati.


ne discuteremo assieme lunedì 16 aprile
(ore 18.00, sala di via Perini). 

Non mancare e spargi la voce.
scarica qui la locandina, stampala e affiggila nella tua scuola 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

leggete questo:
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=35881&action=view


Altro problema: la commissione di vigilanza e giudicatrice.
Da chi sarà composta quella giudicatrice? Da professori della stessa scuola? Chi nominerà i commissari? Saranno pagati? E da chi? Dalla singola scuola o dalla regione?
Ha ragione la Cislscuola quando afferma: “Le scuole pubbliche statali non appartengono alle regioni: non è pertanto concepibile che ciascuna di esse decida in modo autonomo come si assumono i docenti, e non si può spacciare per valorizzazione dell’autonomia quella che si vorrebbe affermare a scapito della necessaria unitarietà del sistema di istruzione pubblica.”
Ed ecco il nodo: l’unitarietà della istruzione pubblica.
Non c’è per caso l’obiettivodi togliere praticamente allo Stato, attraverso questo primo passo che prende le mosse dalla Commissione cultura della Camera, la facoltà di garantire una scuola pubblica libera e autonoma nello stesso tempo?
Fra l’altro con questo sistema nulla toglie che, nella elaborazione delle prove per accedere alla cattedra, si possano inventare marchingegni per favore l’amico, il cliente-elettore, il parente ecc., facilitandolo magari con opportune fughe di notizie che, grazie anche al non numeroso gruppo dei partecipanti-candidati, non verrebbero mai alla luce.
Un pasticcio insomma, a nostra parere, per fare di ogni scuola una piccola città fortificata all’interno della quale, in via sperimentale, potrebbero entrare coloro i quali hanno idealità simili al dirigente e alla sua squadra, e di cui si conosce la scarsa attinenza agli scioperi o a mettere tutto in discussione, compresa la dirigenza. Professori addomesticati già in ingresso e ancor più addomesticabili in itinere: per non… importunare il macchinista e il sano trantran del viaggio dentro una cultura e una educazione magari già precostituita e preconfezionata.

Anonimo ha detto...

Leggete da questo link la reazione di quello che sta succedendo in lombardia. Interessanti riflessioni.

http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=35881&action=view

Anonimo ha detto...

No dei precari storici al patto generazionale chiesto da Profumo: è una vita che siamo in coda!

http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=35880&action=view

A farsi portavoce della contrarietà all’idea del ministro, che si dovrebbe anche tradurre attraverso un mini concorso riservato all’accesso nelle graduatorie esaurite, è stata Elena La Gioia, da qualche mese presidente dell’ormai storico Cip, il ‘Comitato insegnanti precari’: “noi docenti precari ‘storici’ – ha detto La Gioia - è tutta la carriera che stiamo in coda, e se durante questa nostra lunga attesa siamo invecchiati non è colpa nostra, eravamo anche noi giovani quando abbiamo cominciato a insegnare nelle scuole”. Ne consegue che “il patto tra generazioni proposto dal ministro in realtà si tradurrà in un conflitto di interessi, perchè molti di noi hanno già figli giovani, anche laureati in attesa di occupazione”.

Anonimo ha detto...

“Le scuole pubbliche statali non appartengono alle regioni: non è pertanto concepibile che ciascuna di esse decida in modo autonomo come si assumono i docenti, e non si può spacciare per valorizzazione dell’autonomia quella che si vorrebbe affermare a scapito della necessaria unitarietà del sistema di istruzione pubblica.”

da sito:
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=35881&action=view