Il sistema scolastico trentino funziona
grazie alla professionalità e alla dedizione
di più di 1800 insegnanti precari, il 20% del totale.
L'amministrazione sfrutta da anni, sistematicamente,
questi docenti, mantendendoli però in una condizione
di perenne precarietà, pregiudicando in questo modo
la continuità didattica e compromettendo gravemente
la qualità dell'offerta formativa.
La Provincia Autonoma di Trento,
con la complicità di buona parte del mondo sindacale,
è responsabile di questa illegittima e vergognosa situazione,
che giustifica con discutibili ragioni di bilancio.
E' arrivato il momento di dire BASTA,
di mettere fine a questa ignobile guerra fra poveri
di rifiutare la logica del "divide et impera",
e di chiedere, con una voce sola,
la soluzione definitiva del problema del precariato.
Non chiediamo condoni o sanatorie:
Vogliamo una reale e concreta
prospettiva di stabilizzazione:
l'assunzione a tempo indeterminato
su tutti posti disponibili sull'organico di fatto
e l'immediata apertura di un "tavolo"
che coinvolga tutti i soggetti interessati
al reclutamento degli insegnanti.
sabato 6 aprile 2013 - Piazza Dante, Trento
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