Gli Stati Generali della Scuola Trentina
comunicano di aver deciso di non aderire alla mobilitazione del personale della scuola, indetta per oggi -15 giugno- dalle organizzazioni sindacali Cisl Scuola - Uil Scuola - Snals Confsal - Gilda Unams.
Ferma restando la critica radicale ai provvedimenti previsti dalla Manovra del Governo e la denuncia dell'iniqua distribuzione dei sacrifici, Gli Stati Generali Trentina ritengono di non potersi unire alle tardive e contraddittorie iniziative di quegli stessi sindacati (CISL SCUOLA e SNALS) che hanno sottoscritto gli accordi in calce alle delibere della cosiddetta Riforma Dalmaso. Il terzo firmatario di quegli accordi, FLC CGIL, ha dichiarato di non aderire alla mobilitazione odierna in quanto ha già programmato uno sciopero generale per il 25 giugno: proprio in coincidenza con la terza prova dell'esame di Stato, cosa che - di fatto - impedirà la partecipazione di gran parte dei docenti della scuola superiore. Una svista significativa.
Non è possibile, secondo noi, disgiungere la protesta contro la manovra finanziaria del Governo dal rifiuto della riforma scolastica che lo stesso Governo ha predisposto e da cui il riordino del secondo ciclo della scuola trentina discende.
Stupisce, piuttosto, l'assenza di una simile posizione critica da parte delle organizzazioni sindacali (UIL e Gilda) che invece, meritoriamente, avevano rifiutato di sottoscrivere il Protocollo di intesa con la Provincia Autonoma di Trento.
Bisogna decidere da che parte stare! Noi stiamo dalla parte della scuola...
Gli Stati Generali della Scuola Trentina
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