Mercoledì 10 dicembre alle ore 18.00
è convocata
l'assemblea generale di SGST-Fenalt
per deliberare, a partire dalle proposte emerse, il documento di indirizzo su cui costruire le prossime iniziative sindacali e politiche: un documento che definisca le linee della nostra azione nei confronti dei colleghi, dell'amministrazione, degli altri sindacati e dell'opinione pubblica.
E' un momento importante per cui - ancora una volta - raccomandiamo tutti gli iscritti di fare il possibile per partecipare.
Vi aspettiamo.
nz e ag
0. Considerazioni generali
SGST-Fenalt non è e non vuole essere un sindacato di retroguardia: la nostra non è una posizione conservatrice e di sterile opposizione.
Non ci basta tuttavia che "in qualche modo" cambi "qualcosa":
serve immaginare un disegno complessivo, di ampio respiro e di lunga durata,
serve uscire dalla logica di breve periodo delle riforme affastellate e contraddittorie, realizzate in fretta e furia sull'onda delle esigenze di bilancio o delle mode pedagogiche o dell'ideologia politica degli amministratori.
1. NO al Trilinguismo, Sì al Plurilinguismo
SGST-Fenalt, criticando - nel metodo e nel merito - il "Piano Provinciale per il Trilinguismo" recentemente approvato dalla Giunta Provinciale, è favorevole a un piano per il potenziamento delle competenze linguistiche che parta da un confronto democratico e attento alle esigenze didattiche e culturali presenti nella scuola trentina e costituisca un tassello fondamentale di una scuola pubblica inclusiva, di qualità, laica, moderna ed efficace,
SGST-Fenalt avanza le seguenti richieste e proposte:
- Sia superata l'ideologia del trilinguismo, culturalmente misera e ottusa, e si passi a un vero plurilinguismo, come espressione di una cultura aperta e cosmopolita.
- Sia garantita la possibilità di insegnare e imparare tutte le lingue (non soltanto inglese e tedesco) rispettando da un lato la libertà di scelta di studenti e famiglie e dall'altro l'autonomia delle Istituzioni scolastiche.
- siano adeguate, garantite e potenziate tutte le forme dell'inclusione rivolte ai soggetti più deboli o svantaggiati
- siano resi pubblici i risultati delle sperimentazioni linguistiche degli ultimi dieci anni
- sia fatta chiarezza dei sistemi e definizioni dei metodi didattici (clil, immersione linguistica, etc.)
- ogni iniziativa prevista per il potenziamento delle competenze linguistiche sia realizzata mantenendo o migliorando i livelli di occupazione nella scuola trentina, aumentando le ore di organico a disposizione delle istituzioni scolastiche e non ledendo i legittimi interessi dei docenti
- sia ridotto al minimo indispensabile e soltanto in forma transitoria il ricorso a personale non abilitato e vengano previste adeguate trasparenti graduatorie anche per i docenti madrelingua
- venga stabilito una quadro di riferimento per il riconoscimento del tempo di lavoro aggiuntivo dei docenti coinvolti (programmazione collegiale, formazione, diversificazione della didattica etc.)
- l'introduzione della metodologia CLIL sia fatta gradualmente ( a partire dalla primaria verso la scuola superiore, a partire da moduli extracurricolare e facoltativi verso l'integrazione nei piani di studio) e senza forzature, in coerenza col percorso formativo degli studenti e comunque garantendo i livelli didattici e contenutistici delle specifiche discipline coinvolte
- siano stabiliti dei criteri e delle priorità nella scelta delle discipline coinvolte nell'introduzione della metodologia CLIL
- siano affrontati i nodi didattici e organizzativi relativi all'esame di stato
2. Organizzazione oraria del lavoro docente
SGST-Fenalt, ribadisce che gli insegnanti trentini non si debbano rassegnare a un sistema (organizzazione, contratto, ecc.) che li carica di un supplemento di lavoro non pagato in costante e progressivo aumento.
In prospettiva, perciò, resta prioritario rimettere in discussione la logica secondo cui i docenti devono lavorare (e lavorare gratuitamente) anche oltre alle ore di didattica in classe e alle ore implicate dalla funzione docente.
E' soltanto in questa prospettiva che devono essere considerate entrambe le seguenti ipotesi emerse nel dibattito:
a) Ritorno a contratto e stipendio nazionale (circa 150-200 euro in meno?)
- 18h da 60min per lezioni in classe + attività funzione docente (collegi docenti, consigli di classe, udienze generali)
- Tutti i progetti e tutte le altre attività vengono pagati extra
b) Cartellino con ore certificate
- Per la primaria: max 22 ore da 60 minuti per lezioni in classe + 14 ore da 60 minuti per altre attività preventivate e misurate (supplenze, compresenze etc.)
- Per la SSPG: max 18 ore da 60 minuti per le lezioni in classe + 18 ore per altre attività preventivate e misurate (supplenze, compresenze etc.)
- per la SSSG: max. 18h da 50min per lezioni in classe + 21h da 60min così suddivise: programmazione, preparazione e correzione (min. 10 ore per discipline senza verifiche scritte; min. 12 ore per discipline con verifiche scritte); funzione docente; aggiornamento; altro fino al completamento delle 21 ore
- Come per il restante personale provinciale il cartellino inizia a segnare il tempo di lavoro da quando il docente entra a scuola
- Le ore “buche” sono ore svolte in servizio, quindi conteggiate a tutti gli effetti (salvo che non si abbandoni l’edificio scolastico per poi rientrare).
- La scuola mette a disposizione tutti i propri locali per l’attività pomeridiana dei docenti (aule di dipartimento, laboratori, aule di informatica) e prevede l'allestimento di spazi adeguati per il lavoro individuale.
- Ogni docente che torni al lavoro nel pomeriggio ha diritto al buono pasto
- Fatta eccezione per la didattica e gli impegni collegiali, gli orari devono essere flessibili e il monte ore deve essere conteggiato a fine mese.
Nota a margine sull'effetto psicologico: alcuni colleghi rilevano giustamente che il cartellino attenta al prezioso tempo libero dei docenti e soprattutto alla libera organizzazione del tempo; altri colleghi invece, mettono in evidenza come l’attuale situazione ibrida, senza limiti chiari, porti i docenti a essere considerati sempre potenzialmente in servizio, quindi mai nella condizione di distinguere nettamente tra tempo lavorativo e tempo privato, finendo per inquinare pericolosamente il secondo con il primo.
Seconda nota a margine: nelle scuole primarie le lezioni pomeridiane (fino alle 16.00-16.30) sono la regola; in molte SSPG ci sono pomeriggi obbligatori (anche fino alle 17.00); ma anche negli istituti tecnici e (nei pochi) professionali i pomeriggi (di lezione) sono una realtà...
3. Valutazione e carriera dei docenti
SGST-Fenalt, continuando una battaglia che conduce da anni,
nell'ottica di una generale valorizzazione della professione docente e
nel tentativo di immaginare strumenti che consentano di evidenziare e riconoscere qualità e meriti, individuali e collegiali e in pari tempo di individuare eventuali carenze e fragilità,
dice:
- sì alla valutazione dei docenti
- sì a valutazioni plurali e intrecciate: questionari degli studenti, autovalutazione degli organi collegiali, valutazione di esperti esterni
- sì alla valorizzazione professionale attraverso la differenziazione delle funzioni all'interno delle istituzioni scolastiche
- sì al riorientamento professionale all'interno del sistema formativo provinciale
- sì alla formazione efficace e mirata all'acquisizione di strumenti e competenze specifiche
- no alle percentuali di merito prefissate (es. 66% - 33% della proposta del Governo)
- no al rapporto diretto valutazione / retribuzione
- no a comitati interni di valutazione
- no alla valutazione da parte del dirigente
- contratti a tempo indeterminato,
- condizioni di lavoro adeguate (serve una riorganizzazione e un ripensamento di orari, classi, studenti, verifiche…)
4. Territorialità
- NO al vincolo di iscrizione per bacino di utenza: per Nessun ordine di scuola
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