lunedì 1 dicembre 2014

10 dicembre. Assemblea generale SGST

Dal pomeriggio di lavoro svolto nella nostra sede sabato 22 novembre, è emersa una serie di analisi, critiche e proposte che proviamo a sintetizzare qui sotto, invitandovi a valutarle ed eventualmente commentarle.



Mercoledì 10 dicembre alle ore 18.00

è convocata 
l'assemblea generale di SGST-Fenalt

per deliberare, a partire dalle proposte emerse, il documento di indirizzo su cui costruire le prossime iniziative sindacali e politiche: un documento che definisca le linee della nostra azione nei confronti dei colleghi, dell'amministrazione, degli altri sindacati e dell'opinione pubblica.


E' un momento importante per cui - ancora una volta - raccomandiamo tutti gli iscritti di fare il possibile per partecipare.


Vi aspettiamo.


nz e ag


0. Considerazioni generali

SGST-Fenalt non è e non vuole essere un sindacato di retroguardia: la nostra non è una posizione conservatrice e di sterile opposizione.

Al contrario, proprio perché consapevoli delle reali dinamiche educative e organizzativa che segnano la scuola trentina, noi siamo i primi a voler contribuire a cambiare la scuola.

Non ci basta tuttavia che "in qualche modo" cambi "qualcosa": 
serve immaginare un disegno complessivo, di ampio respiro e di lunga durata,
serve uscire dalla logica di breve periodo delle riforme affastellate e contraddittorie, realizzate in fretta e furia sull'onda delle esigenze di bilancio o delle mode pedagogiche o dell'ideologia politica degli amministratori.



1. NO al Trilinguismo, Sì al Plurilinguismo

SGST-Fenalt, criticando - nel metodo e nel merito - il "Piano Provinciale per il Trilinguismo" recentemente approvato dalla Giunta Provinciale, è favorevole a un piano per il potenziamento delle competenze linguistiche che parta da un confronto democratico e attento alle esigenze didattiche e culturali presenti nella scuola trentina e costituisca un tassello fondamentale di una scuola pubblica inclusiva, di qualità, laica, moderna ed efficace, 

SGST-Fenalt avanza le seguenti richieste e proposte:
  • Sia superata l'ideologia del trilinguismo, culturalmente misera e ottusa, e si passi a un vero plurilinguismo, come espressione di una cultura aperta e cosmopolita.
  • Sia garantita la possibilità di insegnare e imparare tutte le lingue (non soltanto inglese e tedesco) rispettando da un lato la libertà di scelta di studenti e famiglie e dall'altro l'autonomia delle Istituzioni scolastiche.
  • siano adeguate, garantite e potenziate  tutte le forme dell'inclusione rivolte ai soggetti più deboli o svantaggiati 
  • siano resi pubblici i risultati delle sperimentazioni linguistiche degli ultimi dieci anni 
  • sia fatta chiarezza dei sistemi e definizioni dei metodi didattici (clil, immersione linguistica, etc.)
  • ogni iniziativa prevista per il potenziamento delle competenze linguistiche sia realizzata mantenendo o migliorando i livelli di occupazione nella scuola trentina,  aumentando le ore di organico a disposizione delle istituzioni scolastiche e non ledendo i legittimi interessi dei  docenti 
  • sia ridotto al minimo indispensabile e soltanto in forma transitoria il ricorso a personale non abilitato e vengano previste adeguate trasparenti graduatorie anche per i docenti madrelingua
  • venga stabilito una quadro di riferimento per il riconoscimento del tempo di lavoro aggiuntivo dei docenti coinvolti (programmazione collegiale, formazione, diversificazione della didattica etc.)
  • l'introduzione della metodologia CLIL sia fatta gradualmente ( a partire dalla primaria verso la scuola superiore, a partire da moduli extracurricolare e facoltativi verso l'integrazione nei piani di studio) e senza forzature, in coerenza col percorso formativo degli studenti e comunque garantendo i livelli didattici e contenutistici delle specifiche discipline coinvolte
  • siano stabiliti dei criteri e delle priorità nella scelta delle discipline coinvolte nell'introduzione della metodologia CLIL
  • siano affrontati i nodi didattici e organizzativi relativi all'esame di stato

2. Organizzazione oraria del lavoro docente


SGST-Fenalt, ribadisce che gli insegnanti trentini non si debbano rassegnare a un sistema (organizzazione, contratto, ecc.) che li carica di un supplemento di lavoro non pagato in costante e progressivo aumento. 

In prospettiva, perciò, resta prioritario rimettere in discussione la logica secondo cui i docenti devono lavorare (e lavorare gratuitamente) anche oltre alle ore di didattica in classe e alle ore implicate dalla funzione docente. 
E' soltanto in questa prospettiva che devono essere considerate entrambe le seguenti ipotesi emerse nel dibattito:

a) Ritorno a contratto e stipendio nazionale (circa 150-200 euro in meno?)
  • 18h da 60min per lezioni in classe + attività funzione docente (collegi docenti, consigli di classe, udienze generali)
  • Tutti i progetti e tutte le altre attività vengono pagati extra
b) Cartellino con ore certificate
  • Per la primaria: max 22 ore da 60 minuti per lezioni in classe + 14 ore da 60 minuti per altre attività preventivate e misurate (supplenze, compresenze  etc.)
  • Per la SSPG: max 18 ore da 60 minuti per le lezioni in classe + 18 ore per altre attività preventivate e misurate (supplenze, compresenze  etc.)
  • per la SSSG: max. 18h da 50min per lezioni in classe + 21h da 60min così suddivise: programmazione, preparazione e correzione (min. 10 ore per discipline senza verifiche scritte; min. 12 ore per discipline con verifiche scritte); funzione docente; aggiornamento; altro fino al completamento delle 21 ore
  • Come per il restante personale provinciale il cartellino inizia a segnare il tempo di lavoro da quando il docente entra a scuola
  • Le ore “buche sono ore svolte in servizio, quindi conteggiate a tutti gli effetti (salvo che non si abbandoni ledificio scolastico per poi rientrare).
  • La scuola mette a disposizione tutti i propri locali per lattività pomeridiana dei docenti (aule di dipartimento, laboratori, aule di informatica) e prevede l'allestimento di spazi adeguati per il lavoro individuale.
  • Ogni docente che torni al lavoro nel pomeriggio ha diritto al buono pasto
  • Fatta eccezione per la didattica e gli impegni collegiali, gli orari devono essere flessibili e il monte ore deve essere conteggiato a fine mese.
Nota a margine sull'effetto psicologico: alcuni colleghi rilevano giustamente che il cartellino attenta al prezioso tempo libero dei docenti e soprattutto alla libera organizzazione del tempo; altri colleghi invece, mettono in evidenza come lattuale situazione ibrida, senza limiti chiari, porti i docenti a essere considerati sempre potenzialmente in servizio, quindi mai nella condizione di distinguere nettamente tra tempo lavorativo e tempo privato, finendo per inquinare pericolosamente il secondo con il primo.

Seconda nota a margine: nelle scuole primarie le lezioni pomeridiane (fino alle 16.00-16.30) sono la regola; in molte SSPG ci sono pomeriggi obbligatori (anche fino alle 17.00); ma anche negli istituti tecnici e (nei pochi) professionali i pomeriggi (di lezione) sono una realtà...



3. Valutazione e carriera dei docenti

SGST-Fenalt, continuando una battaglia che conduce da anni, 
nell'ottica di una generale valorizzazione della professione docente e 
nel tentativo di immaginare strumenti che consentano di evidenziare e riconoscere qualità e meriti, individuali e collegiali e in pari tempo di individuare eventuali carenze e fragilità, 

dice:
  • sì alla valutazione dei docenti 
  • sì a valutazioni plurali e intrecciate: questionari degli studenti, autovalutazione degli organi collegiali, valutazione di esperti esterni
  • sì alla valorizzazione professionale attraverso la differenziazione delle funzioni all'interno delle istituzioni scolastiche
  • sì al riorientamento professionale all'interno del sistema formativo provinciale
  • sì alla formazione efficace e mirata all'acquisizione di strumenti e competenze specifiche
  • no alle percentuali di merito prefissate (es. 66% - 33% della proposta del Governo)
  • no al rapporto diretto valutazione / retribuzione
  • no a comitati interni di valutazione
  • no alla valutazione da parte del dirigente
SGST-Fenalt ribadisce però, quali condizioni imprescindibili per una valutazione dei docenti: 
  • contratti a tempo indeterminato,
  • condizioni di lavoro adeguate (serve una riorganizzazione e un ripensamento di orari, classi, studenti, verifiche…)


4. Territorialità


  • NO  al vincolo di iscrizione per bacino di utenza: per Nessun ordine di scuola

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