Gli Stati Generali della Scuola Trentina non sono stati invitati: peccato!
Quello che avremmo avuto da dire lo sintetizziamo qui sotto.
1- Siamo spiacenti che Rossi non ci abbia convocato (gli Stati Generali, ma anche le altre organizzazioni di docenti, studenti, famiglie): trincerandosi dietro il paravento della rappresentatività istituzionale, nega voce a una componente essenziale della scuola trentina: un brutto segnale, che tradisce la volontà di non affrontare davvero la questione "qualità" del sistema istruzione, ma di limitarsi alla superficie degli annunci (belle parole come trilinguismo, successo formativo, competenze...), rinnovando nel contempo la politica di tagli e risparmi
2 - I numeri: 300 assunzioni spalmate su più anni non rappresentano alcun investimento, anzi, sono numeri a cui ci ha purtroppo abituato la miseria (leggi: "tagli") della normale amministrazione targata Dellai-Dalmaso. Numeri che non coprono nemmeno i pensionamenti e sono una goccia nel grande mare del precariato in Trentino.
3 - Sia detto una volta per tutte che l'assunzione dei precari non rappresenta in ogni caso un costo per l'amministrazione, in quanto a migliaia già lavorano da anni e quindi già percepiscono salario. L'unico costo in più deriverebbe eventualmente dal riconoscimento degli scatti di anzianità: che sappiamo però essere bloccati.
3Bis - Va ricordato inoltre che pende sulla PAT un gigantesco ricorso, che ora è al vaglio della Corte di giustizia Europea: secondo la normativa europea, infatti, l'amministrazione pubblica è obbligata ad assumere a tempo indeterminato i lavoratori che sommano tre anni di contratti a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro e per le stesse mansioni (che è esattamente il caso dei docenti ricorrenti)
4 - Prima di avviare qualsiasi discussione vogliamo finalmente i numeri reali e completi del precariato in Trentino. Per esempio: a) nessuno sa dire quanti sono in tutto i docenti precari che marciscono nelle graduatorie d'istituto; b) l'Amministrazione non ha mai detto ufficialmente quante persone realmente lavorano ogni anno nella scuola trentina: il numero delle cattedre non corrisponde al numero di persone (anche tenendo conto spezzoni, supplenze brevi, ecc).
5 - Rossi sia chiaro ed esplicito riguardo a cosa intende con quella richiesta di "flessibilità" e dica subito, per esempio, se intende rivedere anche il carico orario previsto da contratto (oggi 18 ore settimanali da 50 min + 70 ore + 40 ore). La retorica dei tre mesi di ferie è falsa e tendenziosa: tutti sanno che è da sempre una misura compensativa per gli infimi livelli salariali degli insegnanti italiani rispetto ai colleghi europei.
6 - Rossi spieghi come intende adeguare il sistema di formazione e selezione dei docenti (Pas, TFA, Concorsi, ....?)
7- Rossi dica se intende caricare tutta la selezione e formazione (quindi la valutazione) dei docenti sui nuovi assunti o se pensa di lavorare su un sistema di valutazione e quindi valorizzazione che coinvolgerà anche i docenti già di ruolo.
8 - Rossi dica se intende o meno intervenire sui meccanismi di distacco, assegnazione provvisoria e simili, che alterano sensibilmente il quadro delle cattedre disponibili, vacanti e occupate
9 - Rossi spieghi chiaramente cosa intende fare delle graduatorie esistenti: provinciali, d'istituto e dei concorsi.
10 - Rossi chiarisca i tempi e il metodo con cui intende procedere
11 - Avvertimento ai sindacati che incontreranno Rossi: sappiano che, se queste rimangono le premesse, non esiste alcun margine - non esiste alcun margine - di trattativa.
Se le prospettive e le condizioni poste dall'Assessore dovessero essere quelle intraviste in questi giorni, saremmo di fronte a un ricatto bello e buono, non dissimile da quelli imposti ai lavoratori della Fiat o della Electrolux.
Pretendiamo dalle OO.SS una posizione netta e risoluta: nessun inciucio sarà più tollerabile da parte di una categoria che sta pagando fin troppo care le scellerate politiche sindacali degli ultimi anni.
12 - SGST-Fenalt ribadisce per l'ennesima volta che, se si vuole affrontare seriamente il problema della qualità della scuola Trentina:
- il metodo non può che essere trasparente, includente e democratico
- il problema del precariato va risolto alla radice e guardando al lungo periodo, innanzitutto 1) ASSUMENDO SUBITO TUTTI I DOCENTI (che già lavorano) SU TUTTI I POSTI REALMENTE DISPONIBILI SULL'ORGANICO DI FATTO! e 2) costruendo un sistema di formazione, selezione, arruolamento e valutazione/valorizzazione dei docenti che sia efficace, giusto e meritocratico
- coi tagli non si fa qualità!
2 - I numeri: 300 assunzioni spalmate su più anni non rappresentano alcun investimento, anzi, sono numeri a cui ci ha purtroppo abituato la miseria (leggi: "tagli") della normale amministrazione targata Dellai-Dalmaso. Numeri che non coprono nemmeno i pensionamenti e sono una goccia nel grande mare del precariato in Trentino.
3 - Sia detto una volta per tutte che l'assunzione dei precari non rappresenta in ogni caso un costo per l'amministrazione, in quanto a migliaia già lavorano da anni e quindi già percepiscono salario. L'unico costo in più deriverebbe eventualmente dal riconoscimento degli scatti di anzianità: che sappiamo però essere bloccati.
3Bis - Va ricordato inoltre che pende sulla PAT un gigantesco ricorso, che ora è al vaglio della Corte di giustizia Europea: secondo la normativa europea, infatti, l'amministrazione pubblica è obbligata ad assumere a tempo indeterminato i lavoratori che sommano tre anni di contratti a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro e per le stesse mansioni (che è esattamente il caso dei docenti ricorrenti)
4 - Prima di avviare qualsiasi discussione vogliamo finalmente i numeri reali e completi del precariato in Trentino. Per esempio: a) nessuno sa dire quanti sono in tutto i docenti precari che marciscono nelle graduatorie d'istituto; b) l'Amministrazione non ha mai detto ufficialmente quante persone realmente lavorano ogni anno nella scuola trentina: il numero delle cattedre non corrisponde al numero di persone (anche tenendo conto spezzoni, supplenze brevi, ecc).
5 - Rossi sia chiaro ed esplicito riguardo a cosa intende con quella richiesta di "flessibilità" e dica subito, per esempio, se intende rivedere anche il carico orario previsto da contratto (oggi 18 ore settimanali da 50 min + 70 ore + 40 ore). La retorica dei tre mesi di ferie è falsa e tendenziosa: tutti sanno che è da sempre una misura compensativa per gli infimi livelli salariali degli insegnanti italiani rispetto ai colleghi europei.
6 - Rossi spieghi come intende adeguare il sistema di formazione e selezione dei docenti (Pas, TFA, Concorsi, ....?)
7- Rossi dica se intende caricare tutta la selezione e formazione (quindi la valutazione) dei docenti sui nuovi assunti o se pensa di lavorare su un sistema di valutazione e quindi valorizzazione che coinvolgerà anche i docenti già di ruolo.
8 - Rossi dica se intende o meno intervenire sui meccanismi di distacco, assegnazione provvisoria e simili, che alterano sensibilmente il quadro delle cattedre disponibili, vacanti e occupate
9 - Rossi spieghi chiaramente cosa intende fare delle graduatorie esistenti: provinciali, d'istituto e dei concorsi.
10 - Rossi chiarisca i tempi e il metodo con cui intende procedere
11 - Avvertimento ai sindacati che incontreranno Rossi: sappiano che, se queste rimangono le premesse, non esiste alcun margine - non esiste alcun margine - di trattativa.
Se le prospettive e le condizioni poste dall'Assessore dovessero essere quelle intraviste in questi giorni, saremmo di fronte a un ricatto bello e buono, non dissimile da quelli imposti ai lavoratori della Fiat o della Electrolux.
Pretendiamo dalle OO.SS una posizione netta e risoluta: nessun inciucio sarà più tollerabile da parte di una categoria che sta pagando fin troppo care le scellerate politiche sindacali degli ultimi anni.
12 - SGST-Fenalt ribadisce per l'ennesima volta che, se si vuole affrontare seriamente il problema della qualità della scuola Trentina:
- il metodo non può che essere trasparente, includente e democratico
- il problema del precariato va risolto alla radice e guardando al lungo periodo, innanzitutto 1) ASSUMENDO SUBITO TUTTI I DOCENTI (che già lavorano) SU TUTTI I POSTI REALMENTE DISPONIBILI SULL'ORGANICO DI FATTO! e 2) costruendo un sistema di formazione, selezione, arruolamento e valutazione/valorizzazione dei docenti che sia efficace, giusto e meritocratico
- coi tagli non si fa qualità!
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