lunedì 27 gennaio 2014

trilinguismo o lingua biforcuta?

La nuova legislatura inaugura il suo impegno per la scuola trentina con l'annuncio del Presidente Rossi (che è anche l'assessore all'Istruzione) di un piano per il trilinguismo pronto entro l'estate.

A dire il vero ci pare che ci siano questioni più urgenti da affrontare, e ci sarebbe piaciuto che il Presidente/Assessore si fosse preso almeno un paio d'ore per fare due chiacchiere con gli insegnanti, gli studenti, i dirigenti, gli Ata, le famiglie... ma vogliamo essere positivi e guardare a questa prospettiva come a una buona occasione per ripensare il sistema nel suo complesso.

Ribadiamo, se ne potrebbe discutere, ma è chiaro che, se trilinguismo dev'essere, pretendiamo che l'operazione non si riduca all'ennesimo bluff da vendere a buon mercato nelle polemiche sulla difesa dell'Autonomia a Porta a Porta o a Domenica in. Nè il trilinguismo potrà trasformarsi in una nuova occasione per continuare a foraggiare gli amici con ricche consulenze capaci di produrre solo fumo negli occhi e tante chiacchiere (tipo la didattica per competenze, per intenderci).

Conosciamo la scuola, le sue potenzialità e le sue debolezze. La conosciamo non perché ne abbiamo sentito parlare, ma perché la facciamo vivere tutti i giorni: perciò siamo pronti a dare il nostro contributo in termini di analisi e di proposta.

Non accetteremo l'ennesima riforma calata dall'alto e non tollereremo iniziative che siano iniziative senza essere concretamente migliorative.


http://www.ladige.it/articoli/2014/01/27/si-scuola-trilingue-solo-facciata

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