lunedì 27 gennaio 2014
trilinguismo o lingua biforcuta?
A dire il vero ci pare che ci siano questioni più urgenti da affrontare, e ci sarebbe piaciuto che il Presidente/Assessore si fosse preso almeno un paio d'ore per fare due chiacchiere con gli insegnanti, gli studenti, i dirigenti, gli Ata, le famiglie... ma vogliamo essere positivi e guardare a questa prospettiva come a una buona occasione per ripensare il sistema nel suo complesso.
Ribadiamo, se ne potrebbe discutere, ma è chiaro che, se trilinguismo dev'essere, pretendiamo che l'operazione non si riduca all'ennesimo bluff da vendere a buon mercato nelle polemiche sulla difesa dell'Autonomia a Porta a Porta o a Domenica in. Nè il trilinguismo potrà trasformarsi in una nuova occasione per continuare a foraggiare gli amici con ricche consulenze capaci di produrre solo fumo negli occhi e tante chiacchiere (tipo la didattica per competenze, per intenderci).
Conosciamo la scuola, le sue potenzialità e le sue debolezze. La conosciamo non perché ne abbiamo sentito parlare, ma perché la facciamo vivere tutti i giorni: perciò siamo pronti a dare il nostro contributo in termini di analisi e di proposta.
Non accetteremo l'ennesima riforma calata dall'alto e non tollereremo iniziative che siano iniziative senza essere concretamente migliorative.
http://www.ladige.it/articoli/2014/01/27/si-scuola-trilingue-solo-facciata
lunedì 20 gennaio 2014
Ecco finalmente i corsi abilitanti
COMUNICATO nr. 99 del 20/01/14 18.02 Queste le sedi di attivazione e le suddivisioni in annualità SCUOLA: ECCO I CORSI ABILITANTI PER DOCENTI PRECARI |
http://www.uffstampa.provincia.tn.it/csw/c_stampa.nsf/0/8FC0C16F75B0931DC1257C66005B4C36?Opendocument#.Ut2IvnjYOc0
martedì 14 gennaio 2014
Pas: lo stato delle cose
I percorsi per la scuola secondaria di primo e secondo grado prevedono l’acquisizione di 41 CFU (Crediti Formativi Universitari) di cui:
15 CFU di didattica generale e didattica speciale;18 CFU di didattiche delle discipline oggetto di insegnamento
3 CFU di Laboratori di tecnologie didattiche
5 CFU per l’elaborato finale.
Per la scuola primaria prevedono l’acquisizione di 60 CFU:
15 CFU di didattica generale e didattica speciale;
12 CFU didattica delle scienze
12 CFU didattica delle scienze umane
9 CFU didattica delle arti
6 CFU lingua inglese (livello B2)
3 CFU laboratorio
3 CFU progetto finale
I corsi si svolgeranno in linea di massima in orario pomeridiano e al sabato pomeriggio.
Niente finora è stato detto in merito alla concessione delle 150 ore per il diritto allo studio. Sembra prospettarsi l'allungamento del periodo della durata dei corsi, in modo da non dover concedere da parte della Pat le ore necessarie alla frequenza.
martedì 7 gennaio 2014
'Restituire' gli scatti di anzianità? Vergogna!
La beffa è che tali scatti erano stati promessi come conseguenza del taglio del Fondo di Funzionamento delle Scuole, taglio contro cui molti di noi docenti avevamo protestato perché sospettavamo che quelle somme, tolte alla Scuola, non sarebbero state investite per la Scuola.
Molti di noi avremmo preferito fare sacrifici, rinunciare agli scatti e mantenere intatto il Fondo di Funzionamento, visto che era già esiguo, anche perché, conoscendo le dinamiche, avevamo previsto l'inganno. Puntualmente si è verificato quelle che prevedevamo e adesso assistiamo alla grottesca scena della decurtazione dallo stipendio delle somme già pagate ai docenti nel 2013 provenienti da quei tagli.
L'atto vergognoso di farsi restituire, anzi, peggio, decurtare "con rate mensili di 150 euro"soldi promessi, dovuti, pagati e già spesi da docenti che percepiscono meno di 1.500 euro non può passare sotto silenzio e non può essere accettato dal mondo della Scuola.
Siamo in Italia o a Malta? Da quando si mette mano agli stipendi in questo modo? E questo silenzio colpevole a cosa è dovuto? E' un furto? Saremmo, siamo e siamo stati pronti a fare sacrifici per il Paese e per la Scuola, ma non così, visto che sono soldi sottratti alla Scuola, sottratti ai docenti e spariti negli altri mille rivoli delle spese inutili, frantumate e definite con logiche che non condividiamo. Certamente non ci sacrifichiamo per garantire altrui privilegi.
E' un dovere difendere la dignità del lavoro e il diritto al giusto salario. Sono la dignità, il valore dell’esempio e il senso di responsabilità di lavoratori della Scuola i sentimenti che non ci fan rovesciare i cassonetti, non la stupidità o la passività e mi pare che in quest'equivoco ci cadano in troppi. Vogliamo credere di vivere e di costruire nelle nostre classi un Paese che rispetta e agisce sulle basi della dignità e del senso di responsabilità. Una dignità e un senso di responsabilità che non sempre ritroviamo nelle classi dirigenti, politiche e amministrative di questo Paese, sempre pronte ad avallare privilegi di lobby.
Ci chiediamo se i "diritti acquisiti" di cui tanti si riempiono la bocca oggi non vengano messi in campo solo per salvaguardare privilegi non più sostenibili e non per assicurare il giusto. Ci chiediamo come sia possibile mantenere stipendi fino a quindici volte maggiori del nostro e decurtare in proporzioni inaccettabili stipendi indegni per la professione docente. Per carità, il giusto sia giusto. Ma non facciamo passare per giusto l'ingiusto. Se la domanda è retorica, se qualcuno ci scambia per idealisti conservatori, o peggio per “portatori di lagna e recriminazione” quando vogliamo difendere il giusto e i diritti, allora quel qualcuno fa parte esattamente del Paese che non vogliamo e che non corrisponde ai valori della Scuola e della Costituzione.
Quello nella scuola è un segno più grazie alla fatica dei docenti e dei lavoratori della scuola, e, permetteteci di affermarlo, nonostante le azioni dei governi degli ultimi anni. Nessuno ci sta dicendo grazie, nessuno ci sta pagando premi di produttività dovuti e meritati, ma che non ci sia almeno la beffa del furto a posteriori di somme già percepite.