giovedì 27 maggio 2010

Corsi e ricorsi

Ieri sera, presso la sala circoscrizionale S. Giuseppe-S. Chiara di Trento si è svolta l'assemblea degli Stati Generali della Scuola Trentina, alla presenza del Coordinamento e dei delegati nelle scuole.

Primo punto all'ordine del giorno è stata la "presentazione del conto" all'Assessore Dalmaso: nell'ultima fase del processo riformatore della scuola provinciale - quando i collegi docenti sono stati chiamati a decidere se approvare o meno la cosiddetta "iniziativa innovativa" (la questione passata alle cronache come la scelta delle ore da 50 o 60 minuti) - quasi 1600 insegnanti su circa 2200 hanno rifiutato la proposta provinciale, votando a favore dei 60 minuti, astenendosi o votando contro entrambe le opzioni oppure abbandonando l’aula al momento della votazione.
Guardando alle scuole, soltanto 7 istituti su 27 hanno condiviso la proposta Dalmaso, approvata poi, attraverso la subdola formula del «silenzio-assenso» e con una manciata di voti, in altri 6 collegi in cui ha prevalso l’astensione.
Oltre settecento insegnanti hanno sottoscritto le mozioni degli Stati Generali, che hanno denunciato la sostanziale mancanza di alternativa e la forma ricattatoria della proposta della Giunta, la quale, per convincere gli insegnanti ad appoggiare il proprio progetto, non ha esitato a minacciare il taglio di 200 posti di lavoro.
Gli Stati Generali annunciano che nei prossimi giorni questi dati e queste firme saranno consegnate fisicamente all'Assessore, assieme alla richiesta di assumersene coerentemente la responsabilità politica.

Questi dati e il goffo tentativo dell'Amministrazione di nasconderli dietro euforiche dichiarazioni di soddisfazione per le decisioni dei Consigli delle Istituzioni, hanno convinto ulteriormente gli Stati Generali a non ritenere conclusa la loro iniziativa, decidendo anzi di proseguire, dando alla loro organizzazione una forma legale, costituendosi in associazione e stabilendo rapporti di collaborazione con altri movimenti impegnati a livello nazionale per la costruzione di una scuola migliore.

Gli Stati Generali si sono impegnati a monitorare direttamente gli effetti che le iniziative dell'Assessore produrranno nelle scuole della Provincia: l'andamento delle iscrizioni mostra infatti uno spostamento importante del rapporto tra pubblico e privato a favore di quest'ultimo, in particolare a causa della soppressione degli Istituti Professionali che hanno determinato un calo clamoroso nelle iscrizioni agli Istituti tecnici e un aumento delle iscrizioni alla Formazione Professionale. Nubi scure si addensano in particolare all'orizzonte delle scuole di valle.
Tutto questo, assieme all'aumento del coefficiente per la formazione delle classi, ha già cominciato a proiettare la sua ombra sull'attribuzione e distribuzione delle cattedre: l'Assessore aveva preventivamente parlato di andamento "fisiologico", ma gli insegnanti precari denunciano la diminuzione delle cattedre e degli spezzoni disponibili per il prossimo anno scolastico. A questo proposito è emersa la proposta di impegnare i Dirigenti scolastici a non formare cattedre superiori alle 18 ore settimanali.

Per i precari, Equilibrio Precario ha anche annunciato di voler avviare un ricorso collettivo per l'ottenimento degli scatti di anzianità e di stipendio, oltre che il risarcimento danni per la ripetizione dei contratti a tempo determinato: sono ormai numerose, infatti, le sentenze dei tribunali Amministrativi di tutta Italia che hanno riconosciuto che questi diritti sono dovuti e tuttavia regolarmente negati ad una categoria che conta - a livello nazionale - ben 143mila insegnanti annuali, centinaia di migliaia di docenti temporanei e addirittura un terzo dei non docenti: bidelli, tecnici e amministrativi.

Questo ricorso andrà ad aggiungersi al Ricorso Straordinario al Capo dello Stato contro le Delibere della Giunta Provinciale: già avviato nei mesi scorsi per iniziativa di sei docenti e un genitore, sarà ora integrato per iniziativa degli Stati Generali con motivi aggiunti relativi alle ultime delibere che violano, tra l'altro, anche la Costituzione Repubblicana e lo Statuto Provinciale.
I fondi necessari per queste azioni legali sono stati raccolti in poche settimane da una sottoscrizione avviata dagli stati Generali, i quali hanno visto, anche in questa occasione, il generoso sostegno da parte di moltissimi insegnanti delle nostre scuole.
nz

Nessun commento: